Sovana è “un borgo” che, senza dubbio, merita attenzione e rispetto, data la sua storia e la delicatezza della sua struttura urbana. Molti di suoi abitanti ne sono pienamente coscienti . Occuparsi della tutela dei nostri centri abitati, rendere la vita degli abitanti e di tutti i visitatori più semplice e migliore, è una cosa doverosa e lodevole. Sovana è uno dei centri storici più attrattivi del territorio, come dichiarato nell’articolo firmato Ivana Agostini dal sindaco del Comune di Sorano. La recente attivazione della ZTL da parte dell’amministrazione Comunale di Sorano, voleva essere una scelta mirata e funzionale a questo obbiettivo.
Spiace tuttavia notare come queste attenzioni spesso ottengano l’effetto contrario, cioè creino problemi e, come in questo caso, non migliorino affatto la vivibilità e i rapporti fra le persone. Coinvolgere in queste scelte coloro che vivono in un paese, potrebbe aiutare gli amministratori e tutta la comunità a comprendere meglio le necessità, le opzioni che, se calate dall’alto, senza aver valutato le reali esigenze di chi ci vive, inevitabilmente creano strascichi, polemiche ed errori evitabili, che si spera siano fatti in buonafede.
Non è “ il paletto della discordia” a creare polemiche, ma il modo con cui si è arrivati alla ZTL, che di fatto ha rinchiuso gli abitanti e le attività del paese, salvo rare eccezioni, impedendo, improvvisamente, la vita normale di sempre.
Quando si vuole migliorare la fruibilità e tutelare i centri storici di pregio, come quello di Sovana, ritengo che il primo passo sia quello di coinvolgere “prima non dopo” chi ci abita, chi ci lavora; non siamo in una grande città, parlare con i pochi abitanti rimasti “su questo potremmo interrogarci”, sarebbe stato semplice e auspicabile; chiaramente il dialogo e il confronto presuppongono disponibilità all’ascolto e un tempo da dedicare agli altri.
La giornalista Ivana Agostini sembra ironizzare sulla discordia creata dal paletto, ma non è questo che ha fatto arrabbiare la gente, per la verità molto paziente, piuttosto il modo in cui si è arrivati a questa situazione, che denota poca attenzione e rispetto nei confronti delle persone e delle attività. Ci sono situazioni familiari in cui persone molto in là con gli anni, persino disabili, non sono state minimamente considerate, di negozi totalmente ignorati. Non è vero che i telecomandi per accedere alla ZTL sono stati distribuiti a chi ne aveva bisogno, bensì solo a pochi e bisognerebbe comprenderne i motivi e criteri di questa assegnazione.
Una mancanza grave a mio parere è anche quella del consigliere comunale, che nell’occasione avrebbe dovuto fare quello per cui è stato eletto, cioè tutelare gli interessi della comunità, ascoltando e riportando le necessità all’interno dell’Amministrazione.
Curiose, poi, le risposte alle tante richieste ed alle tante telefonate dei cittadini, che domandavano spiegazioni sulla possibilità di avere i telecomandi per l’accesso alle proprie abitazioni e alle attività. L’Amministrazione risponde (si fa per dire) attraverso i responsabili dell’ufficio della Polizia Municipale, che a domanda su cosa si debba fare per avere i telecomandi si sono sentiti rispondere: “R . Abbiamo ordinato i telecomandi”; “D. Quando potremo averli?” “R. Non lo sappiamo, appena possibile li metteremo a disposizione”. Ora, volendo essere ironici, abbiamo avuto una bella sorpresa per le feste; parlando invece seriamente mi chiedo come sia possibile concepire una cosa così insensata, cioè chiudere a chiave la porta di casa di una comunità per proteggerla, senza pensare a consegnare alla stessa comunità le chiavi per entrare ed uscire! Questa è la situazione, come quando da ragazzi si faceva la conta “chi è fuori è fuori chi è dentro è dentro”, solamente che non è un gioco divertente, almeno per chi lo subisce.
Queste poche righe sintetizzano il malessere e sono state sollecitate anche dall’articolo di giornale di cui si è parlato (dal titolo “Nel borgo di Sovana c’è la ZTL. Ma la novità fa infuriare tutti”), che non informa in modo completo sugli accadimenti di questi giorni. L’articolo, tra l’altro, include già la risposta del sindaco Pierandrea Vanni.
Augurando un buon 2022 a tutti, perché ne abbiamo fortemente bisogno, data la situazione, voglio sperare che le promesse enunciate dal sindaco nell’articolo in questione, si trasformino a breve in fatti concreti.
Un cittadino amareggiato
Antonio Merli