Pierandrea Vanni, una figura storica di Sorano. Tanti anni di amministrazione (dieci da sindaco, cinque da vicesindaco) e una continuità con il passato che presenta però anche elementi di novità all’interno della lista “Uniti per Sorano Comune”, ultima lista candidata alle comunali 2019. Lo abbiamo incontrato a poche ore dal voto per una chiacchierata tra passato, presente e futuro.
La doamanda con cui abbiamo iniziato tutte le nostre interviste. Come sta Sorano?
Facciamo una premessa: questa nostra candidatura deriva da due elementi importanti: la consapevolezza e l’umiltà; da qui parte la nostra volontà di metterci in gioco. Grazie a questi elementi posso rispondere alla domanda. Siamo consapevoli che Sorano ha molti problemi, alcuni complessi. Si può dire che il nostro comune deve affrontare problematiche su tre livelli. Alcuni sono interni al comune, i secondi derivano dalle condizioni dei piccoli comuni in generale, i terzi ancora più generali riguardano la crisi globale che ci ha accompagnato negli ultimi anni. Riconoscere e analizzare questa situazione è il primo passo. Detto questo però non accettiamo i catastrofismi, non è tutto da rifare e non è assolutamente tutto sbagliato ciò che c’è stato in passato. Abbiamo la voglia di rimetterci in gioco e l’umiltà di lavorare con impegno, non crediamo alle bacchette magiche che qualcuno (fortunatamente per lui) dice di possedere.
Dieci anni sindaco, cinque da vicesindaco. Come è cambiato lei in questo lungo periodo e come è cambiata la politica locale?
Anche qui occorre fare una premessa: qualche mese fa la mia candidatura non era immaginabile. Dopodichè vi sono stati una serie di eventi, su tutti la volontà di Carla Benocci di non ricandidarsi. La spinta del gruppo di maggioranza in comune e la costituzione di quello attuale hanno fatto il resto e mi hanno portato ad accettare questo incarico. La mia candidatura è nata così, guidata da una forte fiducia che mi arriva dalle persone con cui collaboro quotidianamente. Posso però affermare già oggi che se il 26 maggio sarò eletto sindaco di Sorano sarà solo per un mandato.
In questi sedici anni è cambiato (oserei dire peggiorato) il mondo. La cosa più grave che ho personalmente registrato è una progressiva perdita di centralità da parte dei comuni nella vita dei cittadini, comuni che sono invece a mio modo di vedere l’organo principale in quanto il più vicino al cittadino e la prima istituzione con i quali essi entrano in contatto. Dall’altra parte è stata fatta una politica di accentramento a livello regionale (specie della nostra regione e specie per alcuni servizi) e un ruolo ancora non ben definito delle province (ormai ex province). A questo aggiungiamo le vicende nazionali degli ultimi anni ed ecco che viviamo una situazione generale complessa che tende ad accentuare le difficoltà.
La questione Carla Benocci
Carla Benocci non si è ricandidata per motivi strettamente personali e privati, non esistono altre questioni politiche o amministrative ed è una scelta che rispettiamo
Cosa non è stato possibile fare in questi anni e quali rimedi cercherà di portare la futura amministrazione?
Il rammarico più grande è non aver creato uno sviluppo economico maggiore. Certo alcune cose sono state fatte ma c’è la consapevolezza che tanto vi è ancora da fare.
Esempio; abbiamo registrato un calo demografico maggiore nelle zone più marginali del comune (specie in alcune frazioni) e una delle sfide che ci siamo prefissati per questa tornata elettorale è quella di provare a limitare questo trend e perché no, cercare di invertirlo attraverso lo sviluppo turistico anche in queste zone. Abbiamo studiato un percorso turistico che coinvolge rocche e castelli delle frazioni (le strutture di Montevitozzo, Montebuono, Castell’Ottieri e Montorio) collegato al Parco Archeologico della Città del Tufo cosi da provare a portare turismo anche in queste aree e limitare lo spopolamento creando qualche posto di lavoro.
Altro rammarico è quello per le condizioni in cui versano le nostre infrastrutture viarie. Anche qui qualche risposta è stata data ma è sempre poco rispetto al problema. Occorre fare di più.
Una cosa fatta della quale l’amministrazione uscente va fiera?
Sicuramente l’approvazione del piano operativo, uno strumento fondamentale per governare il territorio comunale per il rilancio di alcuni settori tra i quali sicuramente l’edilizia e lo sviluppo di altre attività economiche ad essa collegate.
La lista
Esperienza e novità mi viene da dire. Una lista che unisce figure esperte che conoscono la macchina amministrativa a persone nuove che portano entusiasmo e idee. Non mi piace fare qui un elenco di nomi poiché tutti gli undici candidati sono ugualmente importanti. Mi piace però citare alcuni di loro. Luigi Buzi, uomo concreto e sindaco uscente di Gradoli per due mandati, Tiziana Peruzzi e Andrea Taviani che hanno fatto parte anche dell’amministrazione uscente, Alessandro Pizzetti geologo e grande conoscitore del territorio.
La nostra lista è animata da una sensibilità civica, ovvero ognuno dei membri ha accettato questa responsabilità solo negli interessi della comunità. Non nego che nel privato tutti abbiamo le nostre simpatie politiche e non provo vergogna ad ammettere questo, ma lo spirito che ci unisce è soltanto quello di mettere le nostre competenze al servizio di Sorano.
Non vi sono (come qualcuno ha detto in questa campagna elettorale) “guide dall’alto”, affermazione che unita a “Fuori i partiti e i movimenti dal Comune di Sorano” alla luce dei fatti degli ultimi giorni fa anche un po’ sorridere. Non voglio entrare in polemica; dico solo che in campagna elettorale dovremmo essere avversari e non nemici e che prima di dare la patente agli altri bisognerebbe pensarci quattro volte.
Appello al voto
Il nostro è un programma realistico e concreto. Come ho detto fin dall’inizio siamo persone umili, consapevoli delle difficoltà ma con tanta voglia di migliorare la situazione e di metterci in gioco. Il realismo parte intanto dalle condizioni ottime a livello economico in cui ci lascia l’amministrazione uscente, con un indebitamento pari soltanto al 2,7% e la possibilità di fare investimenti reali. I primi interventi vogliamo farli sulla viabilità e sull’illuminazione pubblica. Un‘altra cosa immediata che vogliamo inserire è un servizio di trasporto pubblico (gratuito per gli anziani) per collegarci meglio all’ospedale di Pitigliano. Una tassazione differente a livello comunale per chi intende assumere; istituire un numero verde per segnalare i disservizi al comune. Per il capitolo terme ho sentito dire che qualcuno vorrebbe cambiar nome a Sorano. Al di là dell’esistenza di un iter burocratico da seguire (non è così semplice cambiar nome a un paese, torniamo al discorso della bacchetta magica…), noi molto più realisticamente abbiamo inserito nel piano operativo già approvato di cui sopra l’aumento della ricettività per la struttura termale e la creazione di una struttura ad hoc per chi intende usufruire dei trattamenti termali di cui la proprietà è già a conoscienza. L’attenzione verso questa importante realtà c’è sempre stata e ci sarà anche in futuro.
Siamo un gruppo serio, concreto e consapevole credo basti questo per scegliere “Uniti per Sorano Comune”.