Il latte è un alimento che ci accompagna sin dalla nascita. Sa di madre e di famiglia, ha il sapore dell’infanzia e l’odore di casa. Ci unisce alla natura e alle consuetudini più antiche dalla produzione alla trasformazione. Perché il latte e tutti i suoi derivati fanno parte della nostra mensa più tradizionale. Ci sono persone poi che con il latte ci lavorano tutti i giorni e si impegnano per la produzione di qualcosa di alta qualità. Questo è il caso del Caseificio di Sorano che ogni anno raggiunge alti livelli riconosciuti dalla conquista di premi importanti e rappresentativi. Infatti anche quest’anno si è svolto il Trofeo CaseoArt San Lucio a Pandino (Cr) e il Caseificio Sorano è salito sul podio in ben tre categorie. I formaggi più rappresentativi dell’azienda sono dunque lo stracchino prodotto da Francesco Lupi, il GranSorano affinato da Andrea Bachiorrini e il Pecorino Toscano Dop prodotto da Francesco Comastri. Questo concorso è una sorta di Premio Oscar del formaggio con cadenza biennale e l’impresa soranese ha dimostrato ancora una volta di stare al passo con le migliori produzioni casearie nazionali. L’obiettivo del premio è promuovere la qualità sensoriale dei formaggi e valorizzare il contributo delle risorse umane espresse dai tecnici caseari. L’edizione appena conclusa ha visto gareggiare più i 300 prodotti, divisi in 20 categorie, provenienti da tutto il territorio nazionale. Ogni formaggio viene assaggiato da una giuria tecnica e una giuria popolare ed esprimono giudizi tecnici e sensoriali. L’azienda si dice orgogliosa della determinazione e della professionalità dei suoi dipendenti che ancora una volta hanno regalato una grande vittoria all’azienda.