“Naturlamente Sorano”, un nome che è già un programma. Otello Rappuoli, avvocato sessantanovenne, si presenta con la sua lista alle elezioni. Un volto nuovo nel panorama politico soranese che ha dalla sua l’entusiasmo e l’elemento sorpresa, una campagna elettorale decisa e a tratti aggressiva, siamo andati a conoscerlo meglio in attesa del resposnso delle urne di domenica 24.
Come sta Sorano?
Sorano non diversamente dalle sue frazioni è messo molto male. Per decenni ha dominato l’incuria e solo un cieco non può non vedere i disastri che sono stati procurati al territorio. Come dissi recentemente nell’intervista a TV9, per giudicare le amministrazioni che hanno preceduta quella che si accinge a subentrare, è sufficiente che si vada al parco della rimembranza e si guardi il centro storico di Sorano. Lo sgomento sorge spontaneo. Ma se si vuole fare un giro delle frazioni il discorso non cambia. Si veda ad esempio Castell’ottieri, con una magnifica rocca che versa in condizioni pietose. E’ stata persino transennata a causa della caduta di massi. Di questo passo oltre al rischio per l’incolumità dei passanti c’è quello di crolli che renderanno arduo un suo futuro recupero.
La sua è stata definita una lista con poca esperienza e lei si è definito invece un sindaco “viandante”, ci parli di questa esperienza che ha deciso di fare con la sua squadra
A chi mi accusa di poca esperienza rispetto ad altri candidati rispondo semplicemente che se l’esperienza è servita a fare i disastri che tutti possono vedere è meglio essere inesperti. A parte la facile ironia rispondo ai miei critici interlocutori che 40 anni di avvocatura è un’esperienza persino superiore a 20 anni di amministrazione comunale. Un’esperienza quella che mi ha caratterizzato che ti dà gli strumenti critici utili ad affrontare con il buon senso qualunque problematica legale, amministrativa compresa.
La sua può essere definita “La lista delle frazioni”, quanto sono importanti nel comune di Sorano?
L’importanza delle frazioni è enorme per il territorio soranese. Il mio programma ha numerosi progetti per esse. Il fatto di avere in lista una vasta rappresentanza di candidati consiglieri residente nelle frazioni è sintomatica di questa volontà e non per sminuire l’importanza del capoluogo cui sono fortemente legato da sempre.
Una sua eventuale vittoria sarebbe una bella rottura con il passato soranese, quali le colpe più grandi che sattribuisce alle passate amministrazioni?
La mia eventuale vittoria sarebbe un forte segnale di rottura con il passato e spero che i soranesi abbiano il coraggio di cambiare, cioè di votare la mia lista numero 1 “Naturalmente Sorano” per consentirci di dare inizio a l’ambizioso programma di rinascita del nostro territorio. Le colpe che potrei attribuire alle passate amministrazioni sarebbero un lungo elenco che mal si presta a tradursi in un’intervista rilasciata ad un periodico. Posso solo dire che da sempre è mancata la capacità di concepire progetti per il territorio, nel senso che a nessuno è mai venuto in mente di sfruttare le enormi potenzialità di Sorano e dintorni. Incapacità di fare progetti che si è tradotta in assenza di finanziamenti e quindi un continuo impoverimento territoriale sia dal punto di vista economico che demografico. Una sorta di effetto domino negativo assai preoccupante.
La sua squadra
La squadra che ho messo in campo è formata da un’ampia gamma di persone provenienti da varie esperienze lavorative, persone di specchiata moralità e di età assai diversificata. Oltre al sottoscritto (avvocato in pensione) c’è il mio primo candidato in lista Biagetti Idalgo (residente all’Elmo) un poliziotto in pensione, una persona retta e adorabile. Noi siamo i più anziani della squadra. Accanto a noi ci sono Biondi Federico di Sorano (meccanico), Carrucola Sergio di Montevitozzo (impiegato all’Unione dei Comuni), Carrucoli Maria Pia di Sorano (impiegata bancaria), Evangelista Giovanni di Castell’ottieri (artigiano), Frulloni Veronica di San Quirico (artigiana in un borsettificio), Mazzieri Fabiola di Grotte Cavalieri- Montebuono (imprenditrice agricola), Nencioni Luciano di San Gimignano, ben piantato sul nostro territorio e stimato architetto. Proietti Daniela di Castell’ottieri, dipendente nel settore turistico alberghiero, Stefani Moreno di San Quirico (artigiano in un borsettificio), Santarelli Roberto di Sovana gestore di un bar-ristorante, Vittori Marianna, di San Valentino, la più giovane, dipendente nel settore turistico alberghiero e conoscitrice di tre lingue.
La cosa più urgente da fare a Sorano una volta eletti
Io con la mia squadra, in caso di vittoria ho in mente di iniziare a realizzare da subito molti degli obiettivi prefissati in programma, ma se dovessi dire quale sarà quello che tenterò di realizzare per primo è il cambio del nome al capoluogo, da Sorano in “Sorano Terme” per evidenziare una della più importanti risorse del territorio: le acque termali appunto. A ruota subito una massiccia pubblicizzazione del nostro territorio che è alla base della svolta che vogliamo dare rispetto all’inerzia del passato.
Appello al voto
Per invitare l’elettorato del nostro comune a preferirci rispetto agli altri è sufficiente che siano fatte delle semplici riflessioni. Una su tutte è che coloro che hanno già amministrato (male aggiungo) Sorano per tanto tempo, per quale motivo ora dovrebbe fare meglio se non l’ha fatto con tanti anni a disposizione? Ed anche chi era all’opposizione (mi riferisco a 5 stelle), l’opposizione non l’ha fatta o l’ha fatta in maniera inefficace. Addirittura già durante il quinquennio che sta per concludersi, ci sono stati dei passaggi di soggetti dall’opposizione alla maggioranza che credo abbiano minato la loro credibilità politica. Nonostante ciò oggi qualcuno si presenta fra le liste dei nostri antagonisti a chiedere il voto a quelli che all’altra elezione non l’avevano votato.
Per avere altri motivi, forse più sostanziosi, idonei a preferirci rispetto ad altri, cioè la lista n. 1, “Naturalmente Sorano” con il sottoscritto Otello Rappuoli, candidato a Sindaco, è sufficiente rileggere il nostro ambizioso programma che abbiamo distribuito, a mani, a gran parte della popolazione del comune di Sorano.