Proseguiamo il percorso intrapreso lo scorso mese con l’intervista ai nuovi sindaci del nostro territorio. Sentita la maggioranza siamo andati ad incontrare le due principali nuove forze di opposizione dopo quasi un anno di lavoro: Lorenzo Olivotto a Pitigliano e Giulio Detti a Manciano. Giovani, coetanei entrambi conoscono bene la macchina comunale, Olivotto infatti è al suo secondo mandato d’opposizione (ruolo che lo vede impegnato con altri due consiglieri Cinque Stelle: Antonello Carrucoli e Franco Grillo, oltre che con il consigliere Francesco Maria Gorini appartenete alla lista Pitigliano Progetto Comune). Detti invece è alla sua prima esperienza come opposizione dopo per rappresentato fino al 2017 la maggioranza a Manciano con ruoli e cariche importanti. Cosa si può fare all’opposizione? Come si può partecipare attivamente per migliorare il proprio paese? Parola a due dei protagonisti.
Come sta il tuo paese? Quale percezione si ha della situazione odierna del territorio?
Olivotto: Pitigliano sta attraversando un periodo di risacca, se mi passa il termine. C’è indubbiamente stata un’ondata di interesse turistico piuttosto disomogenea e vivace che tuttavia non ha evidentemente trovato la nostra comunità pronta per offrire un’esperienza più profonda del territorio, delocalizzata dal solito masso tufaceo. I dati turistici indicano chiaramente la risacca ed ora siamo sospesi in quell’istante in cui non si sa se il mare vada calmandosi o ci sarà un’altra onda. L’auspicio è che stavolta sia larga e lunga ma per essa bisogna lavorare molto e molto differentemente da come si è fatto finora.
Detti: Il momento che stiamo vivendo non è semplice, c’è una grande conflittualità sociale sia a livello locale che nazionale, data dalla situazione economica particolarmente difficile che viviamo. Questa acredine è stata evidente nella campagna elettorale appena conclusa, in cui abbiamo assistito ad un atteggiamento poco democratico, con un forte senso di rabbia che sfocia nel non volersi confrontare e discutere, con chi la pensa in modo differente. Ciò è avventuo a livello nazionale, così come a livello locale, quando al contrario nei nei piccoli centri come il nostro si potrebbe vivere in collaborazione anche tra i diversi punti di vista, accettando le differenze in una discussione costruttiva. C’è stata ed è tuttora presente una mancanza di confronto politico e di dibattito pubblico che ha portato ad un impoverimento democratico. Tutto è estremizzato, spesso con responsabilità dirette della politica che non sa dare buoni esempi, insegnando in primis il rispetto delle istituzioni. Per quanto riguarda un piano strettamente legato al territorio non vedo politiche di prospettiva, specie economica. Viene dato molto risalto ai piccoli problemi, senza però una visione a lungo termine e più ampia.
Cosa può fare una buona opposizione?
Olivotto: Come detto (e sempre applicato) il ruolo di ogni opposizione oggi non può limitarsi al mero controllo o contrasto della maggioranza, è un atteggiamento storicamente superato soprattutto in Consigli Comunali piccoli e con gruppi di minoranza così largamente votati come il nostro. Proprio per questo stiamo portando avanti due progetti, emanazione del nostro programma. Uno sulla realizzazione di un biodistretto agricolo, che come ben sapete era un punto focale della nostra campagna elettorale, l’altro su un percorso storico naturalistico per il quale, peraltro, esistono fondi che stiamo perdendo per mancanza di progettazione. E allora se non interviene l’amministrazione, ci lavoriamo noi. Assieme ad alcune delle migliori energie di Pitigliano. Farei un’interrogazione tecnicamente poco valida ma politicamente divertente: alla luce dei colloqui con SEI e della migliore qualità e quantità di informazioni circa il sistema di raccolta dei rifiuti vigente in ATO Sud la maggioranza e ancora dell’avviso che bocciare la nostra mozione sul inefficacia del contratto sia stata una scelta corretta?
Detti: Il primo lavoro da fare è di ascolto delle istanze sollecitate dalla cittadinanza mettendosi a disposizione ed abbinando a tale attività un continuo ed attento controllo degli atti. Bisogna essere delle sentinelle, che lavorano in parallelo alla maggioranza. La cosa più importante è studiare e controllare; non per fare da giudici o guardiani ma per essere da stimolo e supervisione. Fare attività di opposizione è faticoso, bisogna impegnarsi tanto. Sono poi molto importanti i consigli comunali, in quanto il confronto in sede istituzionale è l’essenza del processo democratico. Pur purtando avanti una importante attività in consiglio, siamo stati abbastanza silenti per circa un anno, senza mai fare ostruzionismo e dando la possibilità alla maggioranza di portare avanti il mandato di governo conferitogli dai cittadini. Adesso stanno emergendo le prime grandi criticità dell’azione governo attuata dal sindaco, nelle prossime settimane metteremo quindi in evidenza molti temi su cui dibattere. Lo faremo sempre mantendo il confronto in ambito politico e sui contenuti, con senso di responsabilità e non mettendoci contro a prescindere. Noto con grande piacere che la cittadinanza sta apprezzando molto la nostra disponibilità di ascolto, il nostro impegno ed il nostro apprrocio responsabile, sono infatti molti i cittadini che si stanno avvicinando a noi, mostrando interesse sulla nostra attività.
Il risultato migliore ottenuto come opposizione, ora e in passato?
Olivotto: Risultati ne abbiamo ottenuti molti. Probabilmente i più importanti di carattere territoriale come forza politica, però tra i tanti del passato ricordiamo con piacere l’aver sanificato dall’arsenico l’acqua della casetta. In questa nuova amministrazione invece siamo riusciti a convincere la maggioranza ad intitolare la piazza di Madonna delle Grazie a Temistocle Sadun e ad istituire dei luoghi, ancora da definire, per un mercato stagionale gratuito di frutta e verdura locale. Abbiamo inoltre iniziato a ridurre i costi e le distanze in politica, iniziando il percorso che ci porterà allo streaming del consiglio comunale e l’inoltro via posta elettronica certificata delle notifiche ai consiglieri, con un risparmio di tempo lavoro e denaro pubblico. Me ne aveva chiesto solo uno? Detti: Come detto prima per il momento abbiamo scelto una strada più silenziosa e basata sullo studio. Abbiamo voluto rispettare l’importante risultato raggiunto da Morini nelle elezioni e quindi rispettare tutti gli elettori, con un atteggiamento di ascolto. Siamo però stati molto attenti e pur ravvisando molte criticità nell’azione amministrativa non abbiamo mai fatto ostruzionismo. Questo è stato apprezzato e molti cittadini si sono riavvicinati a noi, molti stanno iniziando a riconoscere che molte erano promesse che non verranno mantenute. Stanno emergendo tante verità e nelle prossime settimane saremo sempre più incisivi.
Se avessi vinto le elezioni cosa avresti fatto subito, cosa di uguale e cosa di diverso rispetto alla maggioranza?Olivotto: Avremmo preso di petto la gestione dei rifiuti forti del supporto di molti portavoce locali e parlamentari. Parimenti alla maggioranza avremmo certamente internalizzato la tassa sulle insegne. Di diverso avremmo avuto probabilmente il rapporto con le cosiddette “scartoffie”. Troppe volte i cittadini per una semplice questione vedono passare tempi lunghi, e non stiamo parlando di uffici bensì di senso pratico, quello è quanto chiesto a gran voce anche in questa tornata elettorale di carattere nazionale. Avendo costruito un gruppo negli anni e scritto un programma collegialmente avremmo certamente portato avanti più punti contemporaneamente.
Detti: Noi avevamo un programma chiaro. E ci saremmo occupati di interventi più strutturali, facendo subito quelle scelte forti che avrebbero segnato in positivo il mandato amministrativo. Grazie al lavoro della precedente amministrazione, c’era a disposizione un milione di euro, utilizzato dall’attuale giunta per piccoli interventi a pioggià, più che per interventi strutturali. Noi avremmo seguito un metodo diverso, prendendo delle scelte chiare. Ad esempio ci sembra inutile fare tanti piccoli micro intervnti sulle strade, che diventano dei pagliativi per fare un po’ contenti tutti, senza affrontare e risolvere in modo strutturale il problema della viabilità. Noi ad esempio avremmo voluto fare una classificazione delle strade, alcune le avremmo rese comunali, concentrando su queste le forze e mettendo in piedi un preciso elenco di priorità. Si sarebbe poi lavorato in modo diverso sulla macchina comunale, ponendo maggiore attenzione al piano delle assuzioni ed alla capacità di programmazione dell’ente, in particolare con un lavoro sul bilancio e sull’abbassamento del tasso di indebitamento. Far funzionare un ente è molto difficile, occorre quindi investire sul personale e sulla forza lavoro, operando poi le scelte politiche nei tempi. In quest’ottica avremmo approvato il bilancio prima dell’inizio dell’esercizio finanziare e non come fatto dall’attuale amministrazione in ritardo di fatto ingessando l’attività amministrativa e pregiudicando la possibilità di partecipazione a bandi pubblici. Proprio sull’aspetto dei bandi e della capacità di attirare risorse da altri enti, avremmo strutturato un piano di lavoro specifico, dandogli priorità assoluta, rispetto ad una gestione dell’ordinario.
Dove deve migliorare la maggioranza?
Olivotto: Siamo portavoce del Movimento 5 Stelle, che nasce e cresce nell’ accogliere un bisogno reale nel paese, Ovvero la partecipazione e la trasparenza, un nuovo metodo di fare politica differente da quello che ha caratterizzato i partiti cosiddetti pnesanti del passato. Negli anni l’esempio del Movimento ha influenzato quasi tutte le forze politiche sia di partito che le forze civiche. Tuttavia non si è colto in pieno il messaggio, Forse perché non si ritiene valido o forse perché ancora non pronti questo non lo sappiamo. Quello che sappiamo però è che con il nostro metodo avremmo, a differenza di come ha fatto la maggioranza, convocato una consultazione popolare sul tema della gestione del traffico nel centro storico. Soltanto dopo, dopo aver ascoltato e dibattuto, avremmo elaborato una posizione nella direzione indicata dai cittadini e dal nostro programma politico. Bisogna avere il coraggio di aprire le amministrazioni alla cittadinanza per arrivare un giorno, magari anche al bilancio partecipato.
Detti: In generale la maggioranza ha trovato un Comune con una grande solidità finanziaria e con un tesoretto di un milione di euro da investire sulle opere pubbliche. In questi mesi si è pensato all’ordinario, senza programmare una visione strategica in grado di attirare attirare nuove risorse una volta che quelle che c’erano saranno finite. La mancanza di programmazione e di visione strategica, emerge soprattutto in settori fondamentali per la nostra economia, come ad esempio quello turistico dove sono stati smantellati o trascurati progetti importanti come il Villaggio di Natale, la redazione del calendario eventi e tutti i percorsi escursionistici come il vetta mare e la via Clodia. La maggioranza inoltre si è fregiata di aver raggiunto l’obiettivo dell’approvazione del Piano Operativo, come principale successo, mentre l’iter era praticamente concluso dalla precedente amministrazione e senza chiarire che l’atto non è ancora esecutivo e dovrà tornare in consiglio per degli errori fatti dalla giunta, che hanno causato mesi di ritardo. Anche nel caso dell’area attrezzata per l’atterraggio dell’elisoccorso mi sembra che sia più una vittoria della Regione che dell’Amministrazione, dato che è proprio la Regione ad aver dotato del radiofaro gli elicotteri per permettere l’atterraggio. Certo è una vittoria per i cittadini, ma voluto in primis dalla Regione.
Alessandro Zecchini & Elena Tiribocchi