I libri Effigi su Manciano, Pitigliano, Sorano.

“Nel segno del destino”, il libro di Maria Modesti presentato a “ClassicaMente” a Pitigliano

Schermata 2022-08-04 alle 16.47.23Venerdì 5 agosto dalle ore ore 18 presso il Cortile di Palazzo Orsini incontreremo Maria Modesti “Nel segno del destino” ed. Effigi presentazione di Letizia Stammati.

Si tratta del primo incontro di “Chiavi di lettura” all’interno della rassegna di ClassicaMente organizzata dal centro Culturale di Pitigliano. Quest’anno compare una sezione che abbiamo voluto intitolare Chiavi di lettura, uno spazio dedicato a scrittori emergenti e non. Una lettura della realtà che ci circonda filtrata dalle nostre emozioni, dai nostri punti di vista, dall’universo di sentimenti che ci rende unici”.

“Esistono sentimenti che con la loro appassionata intensità travalicano l’ambito in cui sono stati concepiti, per giungere fino a noi sempre vivi e intatti nel pregio di rappresentare le infinite disposizioni dell’anima; soprattutto possiedono una simile capacità gli affetti del cuore femminile, che facendosi spazio nella nostra sensibilità di individui moderni, ci impongono considerazioni profonde, nuove, affrancate dagli schemi di valutazione attraverso i quali la storia letteraria e la vita reale ce li hanno consegnati”.

Da qui si dipana il racconto che Maria Modesti sviluppa intorno a vicende esemplari quanto dolorose, affidandosi alla voce dei medesimi personaggi: Fedra, Pia e Margherita, l’Imperatrice Teodora, Antonietta Alberti, Isabella di Morra.

Nonostante la diversità dei tempi che hanno abitato, qualcosa unisce queste donne nella comprensione che dobbiamo loro, ovvero quella estrema fragilità che ne ha determinato il percorso interiore, ma anche la forza di affrontare la propria sorte: divenute preda di soprusi efferati, di giudizi ottusi o vittime delle loro stesse passioni, mai hanno smarrito la consapevolezza di sé e delle loro responsabilità.” Letizia Stammati

Maria Modesti è nata a Manciano (Grosseto) nel 1947, poetessa ed autrice teatrale, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra le quali le raccolte di poesia Nel silenzio (1995, segnalata al Premio Montale 1996), Su uno spartito (2003, Premio Circe Sabaudia 2004), Praga: un sogno, una città con incisione di Pietro Paolo Tarasco e nota critica di Mario Luzi (2004), la silloge Il seme della vita (in Nuestra Voz, Comité de Escritoras del P.E.N. Club Internacional, Biblioteca de Textos Universitarios, Santa – Argentina, 2005), Zakynthos (2007), Corpus (2010) e Preannunci e marine (2012) con prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti, La bellezza selvaggia (2015), Scintille nel buio (1018, Premio Speciale della Giuria al Premio Casentino 2019), Oltre le tenebre con l’artista Marco Nereo Rotelli (2020) e La linea d’oro (2021).

Nel 2005 è tra i poeti scelti dalla Commissione Italiana per l’UNESCO ‘ Poesia oltre il confine’.

Tra le sue altre pubblicazioni il saggio Finzione e verità nel teatro di Mario Luzi (2005) e le raccolte di racconti L’Angelo (2006), Il sogno dell’upupa (2011), Silenzi d’arabesco (2016), la memoria – ritratto Sui passi di Mario Luzi (2018) con prefazione di Marco Nereo Rotelli.

Notevolissima la sua produzione teatrale con le pièces Amarissima la ricordanza (coprodotta dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani, Recanati, Bicentenario Leopardiano 1998), Libellula (con Elisabetta Pozzi, Teatro Festival di Parma 1999; in Sipario, 2000), Pilla, un sogno perduto (con Marisa Fabbri , regia di Fabio Battistini, Recanati, 2001; in Sipario 2001), Maneja (Sipario, 2003) ed Antigone in “Donne contro” messe in scena dal regista Francesco Tarsi nel 2006), Il Poeta – Omaggio a Mario Luzi (Raffaelli, 2009; messo in scena nello stesso anno a Firenze nel Battistero di San Giovanni con Franco Graziosi per la regia di Fabio Battistini); La passione d’una vita – Rossano Naldi con disegni di Rossano Naldi, CB Edizioni, 2013, messo in scena a Pienza, nel 2013, da Paola Lambardi); le due raccolte Voci e suoni della Maremma con testi tra cui Paride Pascucci: un pittore, una vita e L’unità d’Italia: Olinto e Pietro Aldi (2014) messi in scena dal Teatro Studio nel 2011, e Nel cuore delle parole con le pièces San Paolo: il dramma di un uomo e Una luce: Santa Teresa d’Avila (2019). L’opera teatrale Medea, la straniera (Premio Letterario Internazionale G. Rohlfs, E. Mosino, A. Karanastasis, 2019), è stata pubblicata e tradotta nella parlata calabro – greca.

Fa parte della trilogia: Antigone, Medea e Fedra.

Nell’estate 2021 messa in scena di Medea la straniera ed Antigone con Michela Azzolini, Flavia Comi e con il Sax di Vanessa Guadagno per la regia di Francesco Tarsi.”

Scheda del volume > http://www.cpadver-effigi.com/…/nel-segno-del-destino…/

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