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L’importanza di una corretta alimentazione nel bambino: dallo svezzamento all’adolescenza

bambinoOggi sappiamo che una corretta alimentazione è importante per la salute dei nostri figli, sin dal concepimento; essa infatti è parte essenziale della loro crescita, perché ne influenza sia la struttura fisica sia le abitudini alimentari che, da 0 a 18 anni, si saranno radicate nei loro comportamenti. Assumere tutti i nutrienti necessari all’organismo, mantenere un peso adeguato alla propria altezza e praticare quotidianamente attività fisica può influire positivamente sullo stato di salute generale dei nostri bambini e può rappresentare un vero e proprio investimento per il loro benessere futuro. La trasmissione delle regole di una corretta alimentazione è in gran parte compito dei genitori e questo ruolo propedeutico necessita di convinzione, conoscenza ed applicazione quotidiana; se quest’ultimi non si alimenteranno in maniera corretta, i figli, imitandoli, commetteranno probabilmente gli stessi errori. Vediamo adesso per fascia di età quali sono le nozioni base da sapere per far crescere al meglio i propri bambini.
Lo svezzamento è il passaggio graduale dal nutrimento liquido al nutrimento solido e dall’alimento esclusivo (latte) a una vasta gamma di alimenti con differente gusto e composizione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il processo di svezzamento dovrebbe iniziare dopo il 6° mese, in quanto il latte materno o formulato assicura fino ad allora un accrescimento ottimale ed un rinforzamento del sistema immunitario; ove possibile sarebbe comunque opportuno mantenere l’allattamento materno al seno (o utilizzo del latte formulato) sino al 12° mese. Dopo lo svezzamento invece, il cibo cambia consistenza, da liquido diventa semi-solido, e dal punto di vista psicologico, il bambino deve staccarsi gradualmente dal seno materno, per passare ad un oggetto freddo, inerme, che non trasmette emozioni: il cucchiaino. I pasti devono diventare quindi un rituale importante, a cui dare il giusto valore e il giusto tempo. Un consiglio: mentre dai da mangiare al tuo bambino cerca, se riesci, di mangiare anche tu, l’imitazione può fare miracoli! Se il bambino è pigro nell’alimentarsi, non bisogna proporgli porzioni eccessive di pappa, anche se vedere il cibo che rimane nel piatto può essere frustrante per la mamma.

Bambini 1-3 anni: a questa età i bambini cominciano a manifestare le loro preferenze, anche negli alimenti. Iniziano a muoversi in autonomia e possono mangiare il cibo che si porta abitualmente in tavola.

Bambini 4-10 anni: il bambino è in grado di procurarsi gli alimenti anche da solo, indipendentemente dal volere dei genitori; in età scolare subentrano altri fattori: l’imitazione dei compagni, l’influenza della pubblicità e la ricerca di gratificazioni nel cibo.

In questo periodo il genitore deve vigilare di più e continuare a svolgere, con la costanza necessaria, la sua importantissima funzione di educatore. Benché attraenti e molto pubblicizzati, spesso i prodotti dell’industria hanno uno scarso valore nutrizionale e un’alta densità calorica. Non a caso, proprio in riferimento a questi alimenti è nata l’espressione “junk-food”, che significa cibo spazzatura.

Bambini 10-15 anni: nell’adolescenza si forma circa il 45% della massa ossea definitiva, il corretto sviluppo di scheletro e muscoli, del sistema cardiovascolare, respiratorio, nervoso, immunitario, ecc., dipendono soprattutto dall’alimentazione, dall’attività fisica e dalla stimolazione ambientale. È quindi molto importante che i nutrienti che andranno a costituire l’osso (calcio, fosforo e vitamina D) siano assunti nella quantità consigliata nelle tabelle precedenti. Per le ragazze l’importanza di sviluppare una corretta massa ossea è ancora maggiore, dato che le possibili future gravidanze possono determinare perdita di calcio, oltre a ciò quando entreranno in menopausa, con conseguente perdita fisiologica di massa ossea, avranno un minor rischio di sviluppare l’osteoporosi.

Cosa devo fare in caso di sovrappeso o obesità?
Quando si aumenta di peso sia da bambini, sia da adulti è raro che la causa sia da imputare a predisposizioni genetiche o a specifiche patologie, per questo è bene che chi di competenza determini con precisione la causa del sovrappeso o dell’obesità. Nella maggioranza dei casi la causa è dovuta ad una alimentazione troppo abbondante e ad una scarsa attività fisica.

Ecco alcuni spunti interessanti per i genitori per prevenire condizioni di aumento significativo di peso corporeo: – Iniziare la giornata facendo un’ottima prima colazione; – Gli spuntini devono essere leggeri e con alimenti genuini; – Mangiare frutta e verdura tutti i giorni; – Aumentare il consumo di pesce e carni bianche; – Diminuire il consumo di insaccati; – Utilizzare cereali e derivati integrali; – Limitare lo zucchero e le bibite zuccherate; – Diminuire il consumo di prodotti confezionati; – Diminuire le porzioni, mettendo nel piatto solo quello che si vuole che il bambino mangi; – Diminuire la misura dei bocconi e allungare la durata del pasto; – Dopo i 24 mesi, diminuire la quantità del latte vaccino; – Se il bambino prende ancora il biberon, non aggiungere biscotti, cereali o zucchero; – Non nutrire il bambino la notte; – Aumentare il tempo di gioco attivo, fallo divertire e muovere, gioca con lui; – Scegliere frutta di colore diverso, proponendola magari sotto forma di macedonia senza zucchero; – Per condire usare pochi grassi e prediligere l’olio extravergine d’oliva, ma moderare l’utilizzo del sale. Per quanto concerne l’attività fisica l’ Associazione Americana dei Pediatri consiglia, per bambini e adolescenti, 1 ora o più di attività motoria ogni giorno. Contrasta la sedentarietà del tuo bambino non lasciando che veda la TV o utilizzi i videogiochi per più di 2 ore al giorno. Incentiva giochi che prevedono movimento all’aria aperta; dai l’esempio e aiuta i tuoi figli a essere attivi. L’attività fisica e lo sport sono parte integrante della vita dei bambini e degli adolescenti, ed hanno implicazioni di carattere educativo e psicologico. Nell’età dello sviluppo, lo sport favorisce una percezione ottimale della propria immagine, migliora la capacità di adattamento di ragazze e ragazzi alla gestione degli impegni quotidiani consentendo un buon controllo emotivo, una migliore autostima e aumentando la capacità di socializzazione. Per incentivare i più giovani a camminare o ad andare in bicicletta, l’esempio fornito dai genitori è molto importante: fate lunghe passeggiate con loro invitando anche i loro amici, scoprite posti nuovi, in mezzo al verde, cogliete l’occasione per parlare delle piante e dei luoghi che vedete. Concludo con una frase detta dagli antichi greci ma sempre di maggiore attualità: “Noi siamo, ed i nostri figli saranno, quello che mangiamo”.

 

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