Le persone contano. Pierandrea Vanni è il nuovo (di nuovo) sindaco di Sorano con il 49% delle preferenze andate alla lista “Uniti per Sorano Comune”. Per lui terzo mandato diretto come sindaco dopo gli ultimi cinque anni da vicesindaco nella giunta di Carla Benocci. Le persone contano e lo fanno soprattutto nei comuni con 2800 votanti, contano così tanto da ribaltare completamente quello che avevano raccontato il giorno prima le elezioni europee dove la Lega aveva stravinto come in tutta la provincia di Grosseto con il 39% dei voti (Lega e destra che appoggiavano la lista di Otello Rappuoli arrivata invece seconda con il 27,5% dei voti). Ciò significa che molti cittadini soranesi hanno votato in maniera disgiunta Lega e Pierandrea Vanni (Vanni batte Salvini!).
Quasi alla pari (ma dietro) la terza lista, il Movimento Cinque Stelle guidata da Lavinia Montanini con il 23,7% di preferenze, ma se per Rappuoli si può parlare di un risultato ottimo e inaspettato dalla lista pentastellata era logico aspettarci qualcosa in più. 138 voti in meno rispetto a cinque anni fa e una campagna elettorale che non ha pagato nonostante l’intervento di personaggi importanti (Nogarin su tutti).
Le persone contano e Pierandrea Vanni si conferma grande conoscitore del territorio e delle sue dinamiche, nonostante qualche voce di malcontento che alleggiava nel comune soranese prima delle elezioni, i risultati delle urne hanno poi raccontato altro confermandolo come imbattibile. Una lista forte quella di Vanni dove hanno ben figurato Lucia Burchielli(124 preferenze), Luigi Buzi(110), Tiziana Peruzzi(105), Giorgio Giulietti(94), Roberto Carrucola(85) e dove più in generale tutti i membri hanno portato un ottimo apporto in termini di voti.
Entrano in consiglio comunale anche Roberto Santarelli (con 62 preferenze) per la lista Rappuoli e Annalisa Saletti (55 preferenze) con la lista del Movimento Cinque Stelle.
In realtà le urne soranesi hanno raccontato anche altro che si può prestare ad analisi interessanti. Per esempio che la lista “Uniti per Sorano Comune” non ha raggiunto la maggioranza assoluta e che rispetto a cinque anni fa ha perso 300 voti (Carla Benocci fu eletta con 1299 voti, il 60%, sempre con tre liste in campo). Inoltre, sommando i voti delle liste di Otello Rappuoli e di Lavinia Montanini si raggiungono i 1037 (37 voti in più rispetto ai 1000 della lista Uniti per Sorano Comune). Si tratta di analisi “spicciole” che lasciano il tempo che trovano ma testimonianze di una vittoria meno schiacciante rispetto al passato e di un piccolo spiraglio di cambiamento che forse esisteva ma che non è stato colto dai protagonisti.