I libri Effigi su Manciano, Pitigliano, Sorano.

La Polisportiva San Rocco

Schermata 2019-07-19 alle 11.01.22Correva l’anno 2008 quando a Pitigliano nasceva la Polisportiva San Rocco.
Un’associazione senza fini di lucro che nacque per volontà di alcuni amici, i quali, condividendo una visione cristiana della vita e un forte interesse per le attività di formazione extrascolastica, utili alla costituzione di una società fondata sul pluralismo e il solidarismo (come tra l’altro previsto nell’art. 2 della costruzione italiana), iniziò a valorizzare l’istruzione verso questi principi mettendo al centro di tutto le persone e i loro valori. Partendo dal presupposto che nello sport non si incontrano solo delle qualità fisiche ma le persone nella loro completezza, la Polisportiva si impose da subito di mettere al centro dell’attenzione i ragazzi educandoli all’aggregazione, al confronto alla condivisione, alla solidarietà. Pilastri educativi che caratterizzano ancor oggi le attività di questa associazione. In un contesto estremamente cordiale infatti gli istruttori, lavorando sulle attività motorie, hanno supportato (come si dovrebbe sempre fare) I ragazzi anche nello sviluppo di capacità relazionali e cognitive (comportamento, spirito collaborativo, autoconsapevolezza, visione d’insieme, capacità critica, creatività), trasformando le attività in veri e propri laboratori didattico – sportivi. Le attività della Polisportiva sono spesso rivolte ai minori emarginati e/o in difficoltà con l’obiettivo di restituire loro le condizioni di un rapporto umano e sociale adeguato. Attraverso la frequentazione dei corsi i ragazzi acquisiscono esperienze fondamentali per la loro vita con evidenti miglioramenti dei loro rapporti sociali e dell’autostima. Un vero e proprio progetto educativo che propone lo sport come sorgente di educazione alla (di) vita.
Sicuramente possiamo definirla una forma di volontariato visto e considerato che i ragazzi della Polisportiva lo fanno con completo disinteresse mettendo a disposizione il proprio tempo, il che rafforza la forte affinità tra la Polisportiva San Rocco e il Volontariato Istituzionale. Un impegno costante, piccolo o grande che sia, può riuscire a disarcionare la mente dall’intontimento dato dalle nuove tecnologie, a stimolare il dialogo e la riflessione. Quindi è importante far capire ai giovani che, come diceva Madre Teresa di Calcutta:” Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano”. Mettere le proprie capacità, anche le più semplici, a disposizione di qualcuno è giusto e ci rende senz’altro migliori.
La Polisportiva San Rocco ha da sempre portato avanti questi principi: A volte – ci dice Augusto uno dei fondatori- Il cammino è stato difficile, abbiamo dovuto affrontare momenti e situazioni complicate, ma non abbiamo mai mollato con consapevolezza essere utili a qualcuno. Purtroppo negli ultimi anni il “demone” del risultato sportivo, della competizione ad ogni costo e del protagonismo che sono poi i figli dell’insicurezza e della fragilità, ha distolto molte famiglie dallo sport inteso come educazione alla vita. In questo momento storico sociale è fondamentale che il tipo di approccio allo sport sia quello giusto.  Va bene la competizione, va bene il risultato ma è fondamentale aiutare i ragazzi a saper distinguere una competizione distruttiva, da una competizione positiva. Quando il successo, la fama e le vittorie diventano la priorità o l’unico obiettivo per chi pratica lo sport, viene meno quello che è il vero spirito di una sana competizione basata sulla lealtà, il rispetto e l’educazione come obiettivi primari per il raggiungimento del risultato sportivo. In un’incalzante deriva educazionale associazioni come la Polisportiva San Rocco sono quindi un modello da seguire e uno strumento importante per un’educazione alla (di) vita anche attraverso lo sport. La sfida è quindi far conoscere ai ragazzi i valori (veri) racchiusi nello sport senza nascondere le difficoltà ma aiutarli a superarle nel modo giusto. Per questo c’è bisogno che lo sport non sia solamente la cultura del fisico o del risultato ma sia inevitabilmente     uno strumento d’insegnamento alla (di) vita.

A tal proposito sentiamo o il Presidente della Polisportiva San Rocco Don Luca Caprini.

Luigi: Cos’è la Polisportiva San Rocco?

Don Luca: E’ una ‘parte’ dell’Oratorio parrocchiale ‘S. Giovanni Paolo II’, una parte importante, quella che si rivolge soprattutto ai ragazzi che hanno intenzione di fare sport solo per il gusto di farlo, senza alcuna finalità competitiva, che vogliono vivere i valori umani e cristiani nel loro “fare” sport e che sono convinti che il “fare” sport in questo modo permetta loro di vivere meglio la loro gioventù.

Luigi: Quali sono i propositi della Polisportiva?

Don Luca: Il proposito più bello e importante che, credo la Polisportiva San Rocco voglia perseguire, è quello di permettere ai nostro ragazzi di vivere un’esperienza pienamente educativa, nella serenità e nella gioia.

Luigi: Hai sempre condiviso il progetto?

Don Luca: Assolutamente sì. Avendo fatto sport da ragazzo, so bene quanto questa esperienza possa insegnare alle giovani generazioni; per cui, quando abbiamo riordinato l’Oratorio parrocchiale nel 2008 mi è sembrato veramente un dono di Dio il fatto che un gruppo di “giovani-dentro” si mettesse a disposizione per iniziare questo bellissimo progetto

Luigi: Quanto è importante la Polisportiva per il nostro territorio?

Don Luca: Come sempre, i numeri non dicono tutto, ma sono abbastanza indicativi. Su una popolazione totale di circa 4.000 persone, partecipano alle varie attività della Polisportiva più di 100 ragazzi e questo è un dato molto significativo.

Luigi: E per ultima la domanda con la quale concludo sempre i miei incontri. Conosci la De Caunt Bend?

Don Luca: La ‘De Caunt Band’ è la nostra anima musicale, è quel gruppo di bravissimi musicisti che accompagnano i vari eventi del nostro Oratorio parrocchiale e che mi permettono, ogni volta, di esibirmi nella mia canzone preferita “Io vagabondo”, con no so quali risultati…comunque, una sicurezza assoluta!!

Luigi: Ti ho sentito cantare Don Luca e devo ammettere che sei veramente bravo quasi come il “Don “più famoso ….. Don Backy.  Ci ridiamo su.  Saluto e ringrazio Don Luca per la sua disponibilità e per il suo l’impegno sociale ed estendo il mio ringraziamento a tutti i componenti della Polisportiva per il loro costante lavoro e il per grande servizio che svolgono per la nostra comunità con l’augurio di rimanere per sempre….. “Giovani dentro”.

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