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Il voto all’annata vitivinicola 2017 di Edoardo Ventimiglia

20914465_1644472638959560_4370728916370633_nQualche mese fa incontrammo il proprietario dell’azienda vitivinicola Sassotondo Edoardo Ventimiglia, ormai nostro fedele collaboratore; era il periodo degli eventi di aprile quando si promuove il prodotto e si partecipa alle fiere aspettando la nuova annata. Siamo tornati nuovamente a Sovana, in piena raccolta, per fare un pò di chiarezza sulla prossima annata sulla quale esistono pareri discordanti, cosa dobbiamo aspettarci da questa vendemmia appena conclusa ma soprattutto dai vini che verranno.

Nell’aria si respira un bel po’ di pessimismo, la stagione estiva con il caldo intenso è ancora sotto gli occhi di tutti, ma questo 2017 sarà veramente da dimenticare?
Assolutamente no. Certo definirla un’annata difficile è un eufemismo. Le condizioni atmosferiche sono state quelle che tutti abbiamo visto: gelata primaverile, siccità prolungata, le due intense ondate di calore estive, in alcune zone abbiamo avuto anche la grandine…insomma non è mancato veramente nulla. Se questa domanda mi fosse stata fatta alla fine di agosto non avrei avuto problemi a definirla un’annata estremamente problematica.

20953096_1644472578959566_4788928726480150138_nInvece?
Invece fortunatamente è arrivato Settembre che è stato un vero proprio spartiacque. Con il cambio del mese si sono verificati miracoli e non è un modo di dire. Il clima settembrino è stato perfetto, ha piovuto un po’, temperatura fresca e ottima escursione termica tra il giorno e la notte, le piante hanno tirato il fiato e hanno potuto finalmente respirare. Questo ha permesso alla vigna di ritrovare un equilibrio e, lì dove non vi erano stati troppi danni gravi, le uve si sono avviate verso una maturazione ottimale. Passeggiando tra le viti si vedeva il miglioramento giorno dopo giorno, è stato importante tenere l’uva in vigna il più a lungo possibile, i risultati migliori li avrà chi ha colto più tardi. Altro elemento importante che ha contribuito ad alleviare i danni è stato il terreno tufaceo, in altre zone della Toscana ci sono stati più problemi.

Diciamo che i danni più grossi allora riguarderanno la quantità?
Sicuramente, un quaranta per cento in meno rispetto allo scorso anno, per alcuni anche oltre,  ma per la qualità non escludo prodotti estremamente interessanti.

Un voto?
Forse per il voto finale è ancora presto, azzarderei tra il sei e il sette, sufficiente-buono, sicuramente sarà un’annata con più facce con possibili picchi di qualità.

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