Un fine settimana dedicato alla ventitreesima edizione della festa
E come ogni anno l’estate sembra avviarsi alla conclusione con la Festa delle cantine di Manciano. In questo fine settimana, da venerdì 8 settembre a domenica 10 settembre il paese riaprirà le proprie cantine, arrivando alla ventitreesima edizione. Questo anno saranno presenti otto cantine dislocate per le vie del centro storico. E come di consueto ognuna proporrà un piatto tipico oltre ad un programma musicale e di intrattenimento diversificato. Al “Bracconiere” si mangerà cinghiale in umido, da “Maria” fritto misto, nella cantina “Fori Porta” trippa e pappa al pomodoro, alla “Rockantina” salsiccia e fagioli, “Grigliati” panino con salsiccia e ammazzafegato, nella cantina “d’Annata” zuppa di farro e ciaffagnoni e schiaccette fritte, alla “Cantinaccia” il panino con la porchetta, supplì e acqua cotta, infine nella cantina “Raccattati” polenta. Venerdì 8 settembre alle 19,00 apriranno le cantine lungo il centro storico e alle 21,00 ci sarà la suggestiva fiaccolata a cavallo lungo le vie principali del paese. E poi alle 22,30 lo spettacolo dei Motofolk. Il giorno seguente vedrà anche l’apertura del mercatino artigianale dislocato tra Via Marsala e il centro storico, l’apertura delle cantine prevista per la serata e ci sarà intrattenimento con artisti di strada. Programma simile per la domenica, che vedrà la chiusura della manifestazione presso la storica cantina “Bracconiere” con la musica di dj Radichino e dj Pudio. La festa quest’anno è stata coordinata dalla Pro loco, insediatasi solo il gennaio scorso, ma l’impegno e lo sforzo è stato lo stesso o forse anche di più per la gestione delle nuove regole sulla sicurezza. E abbiamo ascoltato le parole del presidente della Pro loco Francesco Cancemi.
Come è andata la gestione della festa, visto che siete nuovi a questo incarico?
Innanzi tutto sei di noi facevano parte negli anni passati delle cantine e non ci aspettavamo di essere nominati dagli altri per prendere la gestione della Pro loco. Forse nel passato abbiamo fatto bene con la cantine e gli altri ci hanno nominato. Comunque abbiamo preso in mano tutte le esperienze passate e abbiamo cercato di aggiungere qualcosa di nuovo; è un evento importante per il paese e lo vogliamo mantenere.
Ci sono delle novità?
Le cantine sono sempre le stesse e l’impianto dell’organizzazione è uguale agli anni passati. C’è una cantina che ha cambiato nome quella dei “Raccattati”, che come si capisce dal nome è fatta da persone che si sono unite e che facevano parte di altre cantine. E questa è capitanata da Nicola Lombardi, l’ex presidente della Pro loco, che continua dunque ad impegnarsi ed essere parte della festa.
Per quanto riguarda le misure sulla sicurezza come vi siete trovati?
È stato abbastanza problematico. Innanzitutto perché per un paese così piccolo e per una festa che non muove una mole enorme di persone è davvero difficile mantenere gli standard proposti da queste nuove restrizioni applicate a leggi che già erano in vigore. In ogni caso siamo stati aiutati dai Vigili urbani, dai Carabinieri, dalla Giunta e da tutti gli operai per far sì che queste regole possano funzionare. C’è stato uno sforzo collettivo molto importante. Noi ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo cercato di mantenere tutto quello che ci è stato chiesto e adesso speriamo bene, speriamo che faccia bel tempo e che la festa accolga tante persone.
Abbiamo colto l’occasione anche per fare una breve intervista a Sergio Pietretti – consigliere con delega al turismo, cultura e commercio della nuova amministrazione mancianese –, sul suo punto di vista sulle feste passate e sui progetti futuri.
Questo hanno ha visto il Palio da un nuovo punto di vista, non più solo come ideatore, ma da amministratore del paese. Cosa è diventato il Palio?
Si, è stato il primo anno da amministratore e non l’ho presentato io, ma lo ha fatto il vostro vicesindaco Mastracca molto bene. Beh l’ho visto per la prima volta da tifoso. È una manifestazione cresciuta nel tempo. Ogni anni si è cercato di aggiungere qualcosa per migliorare. Questo anno il Comitato ha pensato ai maxi schermi per sopperire ad uno dei grandi problemi e per la prima volta è stato potuta seguire tutta la corsa. Sono anche aumentate le presenze di pubblico. Considerando che è comunque una manifestazione giovane è già sentita non solo da chi corre o organizza ma da tutti gli abitanti del paese; è una festa attesa.
Invece cosa vi aspettate dalla Festa delle cantine?
È un evento che ha raggiunto il ventitreesimo anno, per cui è una manifestazione storica e tradizionale. È legata alle tradizioni del paese e ha quindi un impianto più popolare, rispetto ad altre manifestazioni simili. Abbiamo cercato di stare attenti a tutte le esigenze e a tutti i gusti dei partecipanti. Così ogni cantina propone musica diversa e in modo che ci sia intrattenimento per tutte le età, come ognuna offre un piatto diverso della tradizione mancianese. Questo anno la Pro loco ha dovuto stare alle nuove regole sulla sicurezza e non è stato facile. La festa continua ad esistere grazie a tutti i volontari, perché ci si impegna per puro spirito di volontariato; non si guadagna niente personalmente ma ci si mette a disposizione.
È da poco che vi siete insediati come Giunta, ma ci sono già dei progetti o delle idee che metterete in campo per il futuro dal punto di vista turistico?
Adesso ci sarà da preparare qualcosa per il Natale, non ci sono ancora idee precise ma ci stiamo lavorando. Vogliamo mantenere e aumentare però la collaborazione con tutte le figure del territorio. Qui a Manciano continueremo a sostenere le quattro manifestazioni più importanti, cercando di farle crescere – Cartoon Village, Festa delle Cantine, Palio delle botti, Street music festival -La nostra intenzione è quella di dare tanto spazio alle associazioni del paese e delle frazioni, e far tesoro di chi vive il territorio. E poi ci piacerebbe valorizzare ogni paese e dunque pensare ad eventi precisi per ognuno di questi. Ad esempio Montemerano con la sua bella piazza potrebbe ospitare eventi culturali come concerti di musica classica o presentazioni di libri o opere teatrali. Invece Saturnia vorremmo diventasse la perla del nostro territorio, lo è già, ma poterebbe diventare ancor di più un punto di riferimento. Insomma stiamo lavorando molto e speriamo che tutto vada bene