Linux è una famiglia di sistemi operativi open source pubblicati in diverse distribuzioni, tutte le distribuzioni hanno la caratteristica comune di utilizzare il Kernel Linux.
Il primo kernel fu creato nel 1991 da Linus Torvalds, giovane studente finlandese di informatica che non era soddisfatto del sistema operativo Minix poiché supportava male l’architettura del i386, così Torvalds decise di creare il kernel per studiare il funzionamento del suo computer 80386.
Inizialmente il sistema di Torvalds usava lo userspace di Minix, in seguito Linus decise di rendere indipendente il suo kernel sostituendo quella parte del sistema operativo col progetto GNU, questo è stato il passaggio fondamentale che ha permesso, ufficialmente solo nel febbraio 1992, di rendere il sistema operativo libero da licenze così come lo conosciamo oggi.
La stragrande maggioranza degli utenti utilizza Windows, il sistema operativo della Microsoft, un’altra parte di utenti, che negli ultimi anni è in continua ascesa, utilizza il sistema operativo della Apple, quasi nessuno utilizza linux. Perché? Linux all’inizio non aveva interfaccia grafica, per comunicare con la macchina si utilizzavano righe di testo, quindi non era un prodotto di facile utilizzo, è stato così fino al marzo 1992 quando con Linux Kernel 0.95 arriva la prima interfaccia grafica. Il 2005 è stato il vero anno di svolta per questo progetto, grazie al contributo di internet più di 21000 sviluppatori hanno reso questo sistema operativo stabile e sicuro tanto da essere preso come base per lo sviluppo di Android e Chrome OS. Un anno fa, nel febbraio 2021 il kernel linux è sbarcato su marte come parte dell’elicottero Ingenuity sul rover Perseverance.
Linux esiste in tantissime distribuzioni (distro), le differenze tra le varie distribuzioni sono di carattere tecnico, organizzativo e filosofico. Le prime consistono in un diverso supporto dei dispositivi hardware, nella configurazione del sistema operativo e dei pacchetti software, le seconde sono spesso motivate da scelte tecniche, ma anche da ragioni storiche e/o filosofiche. Il sito web distrowatch.com offre una panoramica di tutte le distribuzioni più note e mantiene una classifica delle distribuzioni stesse. Su qualsiasi distro possiamo installare tutti i programmi gratuiti che già utilizziamo su Windows, come per esempio Chrome, Firefox, VLC, e molti altri. Oltre ai nomi famosi dei programmi già usati su Windows possiamo trovare anche valide alternative gratuite e open source spesso di qualità superiore.
Le migliori distro Linux offrono tutte le funzionalità dei sistemi operativi più noti come Windows o Mac OS, spesso, a seconda della distribuzione, implementato alcuni strumenti che vanno dal recupero dati, alla gestione delle reti. Alcune distro sono ideali per sistemi più datati (recupero di vecchi PC in disuso), mentre altre sono pensate per utenti davvero esperti. Le versioni di Linux più user-friendly, come Ubuntu o Mint, offrono interfacce utente molto simili agli altri sistemi operativi più commerciali, anche se l’impatto iniziale può essere leggermente spiazzante, infatti c’è da abituarsi a un ambiente leggermente diverso da Windows o Mac. Tutte le periferiche e dispositivi funzionano correttamente con Linux, spesso non c’è bisogno di driver esterni, è già tutto pronto all’utilizzo.
Linux è difficile da utilizzare? Questa è una delle domande che più frequentemente i principianti pongono agli esperti informatici visto che Windows nel tempo ha creato un determinato standard di utilizzo. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che Linux è decisamente di facile utilizzo ed è alla portata di tutti, dal principiante allo “smanettone”, tutte le moderne distribuzioni dispongono di ambienti desktop completi, semplicissimi da configurare e personalizzare. Se puntiamo su una distribuzione molto semplice, come per esempio Linux Mint, difficilmente utilizzeremo il temutissimo terminale per far funzionare tutto.
Esistono tantissime distribuzioni scaricabili gratuitamente e in maniera sicura da internet, ogni utente può decidere quale scegliere in base alle proprie necessità, per i principianti che vengono dal mondo Windows è consigliabile iniziare con Linux Mint, per chi invece viene dal mondo Apple esiste Elementary, una volta scelta la distro preferita basta scaricarla e creare un USB avviabile, da Windows con Rufus o da Mac con Balena Etcher, inserire l’USB nel computer e avviarlo, nella maggior parte della distribuzioni esiste la possibilità di utilizzare Linux senza installarlo, da USB, così per prendere confidenza con l’ambiente grafico e perché no, decidere di cambiare distribuzione.
Quando si è sicuri della distro scelta si passa alla vera e propria installazione, tutto molto semplice, basta seguire i passaggi suggeriti dall’installazione guidata, scegliere le opzioni desiderate, insomma niente di diverso dagli altri sistemi operativi. Per i più “smanettoni” esiste la possibilità di creare un dual boot, ovvero installare sulla stessa macchina sia Linux che Windows o Apple e scegliere al momento dell’accensione se utilizzare l’uno o l’altro sistema operativo.
A questo punto non vi resta che provare, buon divertimento!