La Maremma è una terra a forte vocazione pastorale, in cui nel tempo la produzione del formaggio non ha influenzato solamente l’economia locale, ma anche la società, i modi di fare, le abitudini, i legami comunitari degli abitanti. Da secoli, quando all’interno di una comunità territoriale, pastori, contadini o artigiani si trovavano in difficoltà per qualche motivo, tutti si attivavano nei loro confronti. Un modo non solo per dimostrare affetto verso conoscenti o concittadini, ma anche per salvaguardare il tessuto sociale e produttivo del luogo. Recentemente, diverse decine di produttori sono stati abbandonati dai grandi produttori industriali, vedendosi negato il rinnovo del contratto. Con conseguenze di fatto disastrose: avrebbero dovuto buttare tutto il latte prodotto, mettendo in ginocchio famiglie ed economia locale.
Il Caseificio di Sorano, senza alcuna certezza su cui fare affidamento e senza alcun tipo di aiuto o sovvenzione da parte di nessuno, ha deciso di “accogliere” il loro latte e trasformarlo in pecorino, dando così una speranza di ripartenza ad oltre venti attività pastorali ed agricole.
“SEGNOVERO”, oltre ad essere un prodotto di estrema qualità, realizzato con materie prime freschissime, è la dimostrazione non solo di come dalla forza di volontà possano nascere proposte importanti a livello commerciale, ma soprattutto dell’impegno del Caseificio di Sorano nella salvaguardia e difesa della realtà contadina, di quei suoi valori che negli anni sono sempre stati tramandati di generazione in generazione e di cui non possiamo in alcun modo dimenticarci.
Il commento
Il prodotto, raccontano i responsabili del Caseificio, andrà in vendita a breve nei negozi coop di Firenze. Sembra essere il risultato di uno sforzo e di un sodalizio importante tra l’azienda soranese e i produttori della zona, in particolare di Sorano e Pitigliano. I responsabili dichiarano ancora “Crediamo in certi valori. Abbiamo fatto come si faceva un tempo per aiutarsi a vicenda nei momenti di difficoltà; insomma come si diceva una volta ci siamo scambiati l’opera ed è nato questo pecorino Sognovero, che è il testimone dei saldi valori dell’agricoltura”.