I libri Effigi su Manciano, Pitigliano, Sorano.

I.T.C.G. Francesco Zuccarelli

Pitigliano_Istituto_Zuccarelli_01Non so se vi è mai capitato di sentire il dovere o l’esigenza di distinguersi in archetipi, in tradizioni o in ricordi che trasmettano un desiderio di appartenenza o di un forte legame a un luogo. Di solito un posto rivela le sue caratteristiche nei segni del passato, nelle sue colture agricole, nei suoi sentieri, nel clima e via dicendo, ma anche e soprattutto in opere come i monumenti, gli edifici o le strutture architettoniche più o meno antiche. Una vera e propria carta d’identità. Chi poi quel luogo lo abita e lo vive, con uno schema composto di memorie, sensazioni, opere e attraverso un attento interesse verso le proprie origini, riconosce, cerca di conservare e di affidare ai posteri quell’identità, l’identità della propria terra. Tutelando e ricordando questi principi si crea un modo di “sentirsi a casa”, sentirsi cioè parte di quella cultura e di quelle tradizioni che hanno formato e trasformato nei secoli la propria terra. Ma oggi, nell’epoca della mondializzazione, pensare di preservare dalla incalzante omologazione le caratteristiche, le tradizioni, l’identità dei luoghi e dei ricordi o la peculiarità di alcuni eventi storici, è diventato molto più difficile.
Ma veniamo a noi.

15 agosto 1702

La data in se per se non dice nulla, ma se alla data anteponiamo: Francesco Zuccarelli nato a Pitigliano il 15 Agosto del 1702, vedremo aprirsi un finestra importante su uno degli elementi rilevanti del nostro territorio. A tal proposito ho chiesto all’amico Professor Angelo Biondi che ringrazio sentitamente, una breve descrizione, di seguito riportata, dell’artista e dell’istituto di Pitigliano a lui intitolato.
Francesco Zuccarelli (1702-1788) è stato un importante pittore, esponente del “vedutismo” veneziano, cioè di quella pittura di paesaggio, che ebbe grande fortuna nel Settecento. Dopo gli anni della sua formazione a Roma e a Firenze, Zuccarelli nel 1732 si trasferì a Venezia, il centro artistico più vivace d’Italia all’epoca. Qui ben presto si affermò, tanto da avere commissioni anche fuori d’Italia, a cominciare dal Re di Prussia. Nel 1752 si trasferì per 10 anni in Inghilterra, dove portò il “vedutismo” e dove ha lasciato numerose opere, lavorando per il Re e per numerosi privati. In questo senso si può dire che Francesco Zuccarelli è stato veramente “pittore europeo”. La notevole quantità di opere, quadri e incisioni, realizzate nella lunga vita, ha fatto sì che rimanesse sul marcato antiquario fino ad epoca recente (così le sue opere sono oggi in tutto il mondo) impedendo però uno studio critico che lo valorizzasse come merita.

L’ISIS “F. Zuccarelli”
Nel 1961-62 fu istituita a Pitigliano una sezione staccata del corso per Geometri dell’Istituto Tecnico “Fossombroni” di Grosseto, a cui si aggiunse due anni dopo il corso Commerciale. Nel 1968 la scuola superiore di Pitigliano divenne autonoma con intitolazione al pittore pitiglianese Francesco Zuccarelli, andando incontro ad un buon sviluppo, che raggiunse il massimo alla metà degli anni ’80 con tre sezioni del corso Commerciale e due di quello per Geometri. L’Istituto “Zuccarelli” di Pitigliano, che trovò sede definitiva nell’edificio di via Mons. Cardella (ex Istituto “Don Orione”), è stato in questi anni l’unica scuola superiore del territorio, svolgendo una importante funzione educativa e sociale.

 Dalla precisa descrizione del Professor Biondi si intuisce l’importanza dell’artista e di come l’istituto Zuccarelli di Pitigliano sia stato per lunghi anni un punto di riferimento per tanti i ragazzi e tante famiglie del nostro territorio. Al suo interno sono nate conoscenze, amicizie, affetti, innamoramenti e amori importanti; sono cresciute generazioni di ragazzi, oggi padri e nonni, che hanno lasciato tracce del loro passaggio e hanno sicuramente dei ricordi indelebili degli anni trascorsi al Francesco Zuccarelli di Pitigliano. Tra l’altro un edificio storico per Pitigliano nel quale tanti anni fa, ai tempi del Don Orione, vista la presenza di una cappella al suo interno, venivano celebrate le funzioni religiose tra le quali anche i matrimoni. Quindi possiamo definire lo Zuccarelli per i Pitiglianesi, un “archivio” di ricordi indimenticabili. Da qualche anno però questo storico presidio Pitiglianese ha preso il nome di Isis Francesco Zuccarelli di Sorano. La cosa stride un po’ con i ricordi della gente di Pitigliano.
Il riferimento allo Zuccarelli è emblematico. Sono convinto che anche il popolo Soranese, nel quale mi pregio di avere molti amici, non sarebbe contento, per le stesse ragioni, della dicitura “Istituto Comprensivo Manfredo Vanni di Pitigliano”.
La “colpa” è della confusione politico-amministrativa dei nostri tempi che, insieme all’ insana “virtualizzazione” della realtà, che ci allontana sovente dai nostri ricordi, tendono a dissolvere definitivamente il senso di appartenenza al territorio e agli elementi affettivi del nostro passato centrifugando tutto in un unico guazzabuglio dove si fa fatica a riconoscersi.
Molto spesso infatti, con questi accordi, vengono asportati-spostati presidi fondamentali, essenziali e talvolta vitali per la comunità o, per motivi diversi, vengono dimenticati fatti, personaggi e luoghi che fanno parte della nostra storia e della nostra vita togliendo di fatto la possibilità di affidare al futuro il nostro passato. Ma parlando dello Zuccarelli, come esempio calzante del problema e soprattutto con queste mie considerazioni, vorrei segnalare che a parer mio, nella configurazione amministrativa di un territorio si dovrebbe tener conto anche di quel patrimonio d’identità, cultura e memoria che rende possibile il senso di appartenenza di una comunità. L’omologazione a prescindere toglie la bellezza intrinseca e l’unicità delle cose rendendo tutto annebbiato. Quando si fanno delle scelte è opportuno preservare e conservare i tratti identificativi del proprio territorio, tutelandoli affinché possa continuare con tutte le sue distinzioni una forma di identità, culturale, territoriale e ambientale. Tutto questo è forse solo frutto dei miei ricordi o chissà, potrebbe aiutarci a capire chi siamo oggi, quale è stato il nostro percorso e quale strada stiamo seguendo; se così fosse, ricordare e condividere il nostro passato e il vissuto in esso contenuto potrebbe anche rafforzare il senso di appartenenza alla nostra terra.

Ma sentiamo cosa ne pensa della vicenda dello Zuccarelli l’autorevole professor Angelo Biondi. Proveniente da Sorano ma nato a Pitigliano (a la Fratta!). E’ stato Professore e Preside dell’istituto Francesco Zuccarelli di Pitigliano, attualmente è uno storico qualificato ed esperto, molto apprezzato per le sue ragguardevoli competenze.

Luigi: Perché si è arrivati allo spostamento della Presidenza dell’Istituto Superiore “Zuccarelli” a Sorano?

Angelo: Ci sono stati accordi politici, basati solo su una spartizione: uno a te, uno a me, cioè la presidenza dell’Istituto Comprensivo a Pitigliano, la Presidenza dell’Istituto Superiore a Sorano

Luigi: C’erano motivi seri a favore di Sorano?

Angelo: Non mi pare. L’Istituto Superiore “Zuccarelli” di Pitigliano aveva dalla sua parte l’origine, una storia quarantennale e una lunga tradizione, un numero maggiore di corsi e di alunni, una sede senz’altro adeguata, una centralità territoriale tra Sorano e Manciano. A Sorano esisteva solo una sezione staccata di Liceo Linguistico, che è diventata improvvisamente sede principale solo per motivi campanilistici; credo sia un caso unico in tutta Italia.  Bel colpo per Sorano, molto negativo per Pitigliano!

Luigi: Da cosa deriva questo campanilismo tra i nostri paesi?

Angelo: Ci sono vicende del passato su cui ora non mi soffermo e c’è anche una responsabilità di Pitigliano, che ha mostrato una certa supponenza verso gli altri paesi, ritenendosi il piccolo capoluogo del territorio, senza preoccuparsi che anche gli altri lo percepissero come tale. Così è stato in passato, ma questo ruolo lo sta perdendo e non ha fatto niente (a cominciare dagli amministratori locali) per creare una vera sinergia con i Comuni di Sorano e di Manciano per puntare in collaborazione alle migliori condizioni di sviluppo e per fare scelte intelligenti, che superassero i deleteri campanilismi, oggi del tutto anacronistici

Luigi: Così il nome di Francesco Zuccarelli è stato associato a Sorano?

Angelo: Infatti l’ISIS è stato spostato a Sorano, mantenendo il nome originario. Può sembrare un anacronismo, però il mantenimento del nome “Zuccarelli” in fondo rappresenta la continuità con le origini dell’Istituto Superiore.

Luigi: Che poi detto tra noi, anche il nome ISIS…. di questi tempi….. mi sembra poco raccomandabile. Ma battute a parte finisco con la domanda che chiude sempre le mie interviste. Conosci la De Caunt Bend?

Angelo: Conosco di più i componenti, un po’ meno la “Banda”

Bene, dopo aver mostrato le date e invitato il professor Biondi al Tour 2019 della De Caunt Bend, lo saluto calorosamente, lo ringrazio per la sua preziosa collaborazione e gli ricordo di quando era il mio insegnante di italiano e storia proprio all’istituto Francesco Zuccarelli. Riaffiorano così tanti bei ricordi, attimi ed emozioni indelebili vissute all’ I.T.C.G. Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Francesco Zuccarelli di….. Pitigliano naturalmente.

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