“Colui che danza cammina sull’acqua e dentro una fiamma”
(Garcia Lorca)
Questa è una storia di sogni che diventano realtà. Una storia di donne, giovani, che credono in qualcosa e che riescono a realizzarla. Ed è una storia tutta immersa nel nostro territorio.
Tutto inizia qualche anno fa, quando una ragazza, che balla sin da bambina decide di creare una sua scuola di danza e insegnare questa arte ad altre bambine e ragazze. Siamo nel 2002 ed Enrica Brumini comincia la sua attività come maestra di danza, alle spalle ha una lunga formazione: dai cinque anni con la ginnastica artistica, poi danze standard e latino americane, fino alla danza moderna che pratica tutt’ora, si laurea all’Isef e si perfeziona al Broadway Dance Center di New York. Non solo lezioni ma alla conclusione di ogni anno Enrica Brumini riesce a dar vita non a semplici saggi ma a veri e propri spettacoli. Non si era mai visto niente del genere dalle nostre parti, inizia con un primo spettacolo che fonde insieme il ballo con il mondo Harley Davidson, mettendo insieme tanti giovani del territorio, che si relazionano, che si impegnano in qualcosa di comune, che fanno amicizia. Poi sarà la volta della messa in scena di un “Gobbo di Notre Dame” che aprirà il corso a spettacoli sempre più completi e importanti. Fino ad arrivare alle ultime performance, curate dal punto di vista dei costumi, dell’aspetto interpretativo, del coinvolgimento di tante persone. Dice Enrica “è stato un crescendo nel tempo, abbiamo cercato sempre di non ripeterci ma di migliorarci”. -Questa attività è riuscita persino a coinvolgere i genitori degli allievi, che adesso prendono parte anche loro agli spettacoli “ho creato dei mostri – dice Enrica – il nostro attore principale oggi era un babbo che si vergognava anche a fare delle piccole cose nel primo spettacolo. Ora non vedo l’ora di incontrarsi eprovare. Tutti si sono appassionati”. Ultimo è quello dell’estate appena conclusa “Bonnie & Clyde”, nel quale si è avvalsa anche dell’aiuto di Laura Ormezzano per quanto riguarda la recitazione e Bruno Lelli per la parte dei costumi e parte attiva degli spettacoli. Inoltre dal 2006 fonda la sua Associazione Fit‘n Dance Academy e dà vita ad una vera e propria scuola di danza e fitness, che oggi propone corsi di danza classica, moderna, contemporanea, break, hip hop. Oltre le sue lezioni i corsi sono tenuti da insegnati come Andrea Cerretani (break, hip hop), Marina Savchenko (classica), Ilenia Cappelletti (propedeutica), Luisa Santucci (Fitness), Cristian Mecarozzi (karate), Luigi Grosso (stage mensili). In tutta questa vicenda si incastrano anche altre storie perché l’Accademia permette ai suoi allievi di partecipare a diversi concorsi e competizioni. E i risultati sono tanti, dello scorso fine settimana il grande successo al concorso organizzato da Franco Miseria, le sue ragazze si sono classificate terze, mentre i piccoli Veronica e Samuele si sono classificati primi; si sono inoltre aggiudicati ben quattro borse di studio e un attestato di merito come giovane promessa nell’arte della danza per Samuele. O come l’importante partecipazione dello scorso anno al Barcellona Dance Award, un campionato del mondo, nel quale si sono classificati terzi nella categoria modern. Circa due settimane fa, proprio ad uno di questi importanti concorsi è emersa e ha vinto una ballerina della scuola di Enrica. Lara Marchioro si è aggiudicata il primo premio al The Dancer Talent, svoltosi presso il Tetro Lea Padovani di Montalto di Castro. La ragazza giovanissima, anche lei mancianese, frequenta il Liceo coreutico di Grosseto. In estate vince una preselezione a Capodimonte per partecipare alla finale del contest svoltosi il 24 novembre 2018. Lara è riuscita ad aggiudicarsi il titolo dopo tre balletti di stile contemporaneo e moderno. La ragazza ha spiegato “nel primo ballo tremavo a dir poco, c’era ansia ed emozione” ma poi è riuscita a dominare queste sensazione e grazie anche alla sua capacità di improvvisazione ha dato vita al suo spettacolo che l’ha portata alla vittoria.
Il nostro giornale ha incontrato Enrica e Lara che ci hanno raccontato qualcosa sul mondo della danza. Maestra e allieva sono concordi sul fatto che i passi sono importanti ma poi arriva il bisogno di tirare fuori ciò che si ha da esprimere ed è lì che si fa la differenza. “L’arte non si insegna – spiega Enrica – bisogna tirare fuori altro”. Lara appare come una giovane appassionata, ma allo stesso tempo con i piedi piantati a terra. Insomma una giovane matura. Ci racconta che il suo sogno, come tutte le ballerine, è quello di entrare in un corpo di ballo, ma forse è ancora troppo giovane per saperlo con certezza e quindi aspetterà di capire bene qual è la sua strada. Nel frattempo lavora e si impegna. Chiediamo che cos’è la danza per loro. “Il ballo è arte. Devi avere dimestichezza con il corpo e per questo la considero l’arte più difficile, perché mette insieme tanti aspetti” dice Lara mentre aggiunge Enrica “beh per me la danza è vita. Letteralmente tutta la mia vita si è aggirata intorno al ballo”. In effetti però è una disciplina complicata, è un mondo difficile, soprattutto se la base di partenza è un piccolo paese. I sacrifici sono numerosi, le incomprensioni del mondo esterno sono frequenti, gli ostacoli si ripetono spesso. Nel corso degli anni probabilmente qualcosa è cambiato, eppure assicurano entrambe ci vuole veramente tanta costanza. “Le persone hanno iniziato a capire che se si lavora con la testa si arriva a dei risultati. Certo si fanno sacrifici, ma poi possono essere ripagati. I momenti di sconforto ci sono, anche perché ho iniziato e fatto tutto da sola ma poi è importante crederci e andare avanti”. Lo sguardo della più giovane “è difficile essere compresi. È un colpo al cuore quando le persone pensano che studiare danza, anche frequentando il liceo coreutico, non sia complicato o poco più di ballo da discoteca. Pochi possono capire veramente, forse solo altri ballerini. Ma io so che devo far vedere cosa faccio, che non ci sono solo passi, ma che posso raccontare una storia”.
Concludiamo l’incontro con una parola: determinazione. Ci vuole questa caratteristica per riuscire a realizzare i propri sogni. Ed è un insegnamento, perché forse la determinazione ci vuole sempre e in ogni campo della vita.