Spesso viene fatto l’errore di associare il concetto di “dieta” al pensiero di un’alimentazione restrittiva, come se l’obiettivo principale di nutrirsi fosse il dimagrimento; invece la parola DIETA deriva dal greco e significa MODO DI VIVERE, quindi ciò che sotto-intende è un concetto molto più profondo del semplice nutrirsi. Il nostro modo di mangiare si ripercuote sul nostro modo di essere e sul nostro stato psico-fisico (le cellule si nutrono delle molecole che sono presenti negli alimenti che introduciamo che a loro volta determinano la produzione di sostanza che circolano nel sangue e che vanno poi a determinare nei vari organi i nostri stati d’animo, le nostre sensazioni, il nostro umore), e sulla prevenzione di malattie croniche che sono in continuo aumento nella nostra società occidentale, quali quelle metaboliche (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete), infiammatorie e tumorali.
Non a caso già Ippocrate sosteneva il concetto ”fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo, o il filosofo Feuerbach nel 1800 sosteneva “noi siamo ciò che mangiamo”. Non dimentichiamoci mai che abbiamo due farmaci (o armi) potentissimi a disposizione che se utilizzati bene possono apportare dei benefici al nostro benessere psico-fisico e sociale, andando ad aumentare la qualità della nostra vita e il nostro benessere: l’alimentazione ed il movimento fisico, due armi che vanno spesso a braccetto e sono in simbiosi tra loro, ossia si potenziano a vicenda. Facciamo un piccolo cenno all’importanza di praticare attività fisica strutturata e programmata: se qualcuno vi chiede: fate attività fisica? La risposta è si se praticate almeno per 3 giorni alla settimana un movimento continuativo di almeno 40 minuti.
Perché è importante muoversi? noi siamo nati geneticamente per camminare, o meglio per correre. La nostra struttura scheletrica, le nostre modalità di consumo energetico, le nostre capacità di smaltire il calore prodotto sono quelle di un efficientissimo corridore di lunga durata. Le modificazioni fisiche che differenziano il corpo dell’uomo da quello della scimmia non servono solo a camminare o a stare in piedi, ma trovano una piena giustificazione specificamente nell’accompagnare in modo efficiente un’azione di corsa di lunga durata. Solo la capacità di correre a lungo ci ha permesso di distaccarci dalle altre specie animali, pensate ad es. all’uomo primitivo che si muoveva in continuazione per cacciare o per raccogliere i prodotti offerti dalla natura, o per trovare luoghi con condizioni ambientali favorevoli. Chi sta fermo ingrassa, perché il corpo del sedentario registra un potenziale digiuno (chi non si muoveva per procurarsi il cibo restava digiuno), e quindi trasforma prudentemente in grasso qualunque cibo assuma. Prendiamo una volta per tutte consapevolezza del fatto che il “sedentario”sta rinunciando a qualcosa che è stato centrale nella sua storia evolutiva. Rinunciare a muoversi è rinunciare a un pezzo di noi.
Ma come fare a mangiare in maniera corretta? Ecco alcuni spunti per intraprendere il percorso di una sana alimentazione:
1) Fare una prima colazione generosa e di qualità: vanno bene ad esempio caffè o thè verde con del latte vegetale, aggiungere pane integrale o delle fette biscottate integrali o delle gallette di riso o mais integrali, abbinarci una marmellata senza zuccheri aggiunti o meglio, fare una colazione salata con prosciutto crudo o bresaola o salmone o uova o yogurt bianco greco, finire poi il pasto con una spremuta o con un frutto intero o con una manciata di frutta secca.
2) A pranzo abbinare un primo piatto di qualità integrale, tipo pasta o riso integrale con una verdura e finire il pasto con un frutto, oppure mangiare un secondo piatto con una verdura con del pane integrale o con delle patate o con delle gallette;
3) La cena deve essere comunque un pasto “leggero” con un secondo e verdura abbondante e con frutta finale, limitando gli amidi raffinati e ad alto indice glicemico (pasta, pane, riso, pizza..).
4) Fuori dai pasti stare leggeri, può comunque andare bene della frutta fresca o secca, delle spremute dello yogurt bianco o del cioccolato fondente.