Manciano. A Manciano si va verso una sfida elettorale tra Mirco Morini e Giulio Detti, un confronto a due visto che l’ipotetica terza lista non è mai decollata e dopo tanti nomi fatti o appena sussurrati sul campo sono rimasti i due più gettonati. Tutto ciò salvo sorprese che sono sempre possibili fino all’ultimo minuto. Morini si propone come candidato a sindaco di una lista civica che di fatto raccoglie e punta ad ampliare i consensi di Manciano Comune Aperto, la lista che nella scorsa tornata elettorale arrivò a poche unità di voti dalla vittoria. Giulio Detti rappresenta la continuità dell’amministrazione uscente essendo stato uno degli assessori di peso della Giunta guidata dal sindaco Marco Galli. Giulio Detti sarà alla guida di una lista espressione dell’area di centrosinistra. Una sfida stimolante tra due candidati che non hanno il cliché classico dei politici, entrambi possono puntare su un elettorato trasversale e questa loro caratteristica rende l’esito elettorale di difficile valutazione. Fare un pronostico è assai rischioso e quindi sarà fondamentale il modo con cui si svilupperà la campagna elettorale. In attesa del responso elettorale che è fissato per domenica 11 giugno la considerazione che emerge è che anche a Manciano c’è molta voglia di partecipazione e questo è sicuramente un dato estremamente positivo perché la democrazia partecipata è sicuramente il modo migliore per garantire una efficace amministrazione che sappia raccogliere e interpretare le esigenze e i bisogni dei cittadini.
Pitigliano. Saranno Lorenzo Olivotto classe 1981 e Giovanni Gentili 1988 due dei candidati certi che si contenderanno la prossima poltrona di sindaco. Con l’ufficializzarsi della data del voto fissata per l’11 giugno e con l’incertezza che ci ha accompagnato in queste settimane condite da una pioggia di nomi possiamo finalmente iniziare a ragionare su due delle figure certe che si sfideranno nella prossima tornata elettorale (fermo restando che questo ragionamento non esclude altre liste che si potrebbero costituire). Giovani e con tanto entusiasmo Olivotto e Gentili rappresentano se non altro quell’aria nuova di cui Pitigliano ha assolutamente bisogno. Olivotto fa capo al gruppo del Movimento Cinque Stelle di Pitigliano reduce da cinque anni di opposizione alla Giunta Camilli. Sul suo nome non ci sono mai stati dubbi per un’eventuale ricandidatura come sindaco forte anche del lavoro che da dieci anni svolge a Pitigliano con il gruppo Cinque Stelle. “La mia carriera politica è iniziata nel 2005 come attivista del M5S, poi con la candidatura nel 2008 nella lista civica del compianto Massimo Francardi, infine cinque anni fa come candidato del Movimento pitiglianese-racconta Olivotto. In questi cinque anni di opposizione abbiamo capito come Movimento quali sono le difficoltà e quali le opportunità di questo paese”.
Diverso il discorso per Giovanni Gentili, alla prima esperienza in politica. Novità e se vogliamo sorpresa di questa tornata elettorale si presenterà con una lista civica senza orientamenti politici. “Non avendo alle spalle strutture o gruppi consolidati come i partiti, puntiamo principalmente sulla volontà di tanti pitiglianesi di mettersi in gioco con un gruppo alle spalle che va ben oltre quelli che saranno i dodici candidati nella lista”.
In pratica saranno due liste civiche visto che anche Olivotto tiene a sottolineare il timbro di lista civica rappresentato dall’universo Cinque Stelle: “Soprattutto a livello comunale il Movimento può essere considerato una lista civica che punta sulla condivisione di idee e su consulte esterne, elementi che a noi vengono naturali”. La lista Gentili attingerà oltre che dall’entusiasmo dato dai giovani anche da un senso di umiltà personale fortemente sottolineato dal suo candidato coinvolgendo anche elementi più esperti fuori e dentro la lista: “La mia non è una candidatura azzardata ma ragionata, che cerca di mettere insieme entusiasmo e umiltà allo stesso tempo, non pretendo di avere la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi dimenticando il passato e cosi abbiamo cercato di coinvolgere anche persone che già conoscevano la macchina comunale specialmente nel lavoro esterno”.
Obbiettivi simili, ma metodi differenti. “Il nostro obbiettivo si muove su un doppio binario-racconta Gentili-sicuramente il turismo visto anche quello che è diventato Pitigliano in questi anni, con un progettazione ad hoc realizzata insieme a tanti professionisti del settore, ma un turismo intelligente che faccia da traino e faccia crescere anche gli altri settori. Un adeguamento dei servizi che tenga conto dei turisti ma che renda Pitigliano più vivibile anche per i residenti. Abbiamo pronto anche un elenco di piccoli interventi a basso costo, cose molto semplici che si possono realizzare legate ad una maggiore attenzione nei dettagli che ci aiuteranno a migliorare la nostra immagine e a raggiungere il posto che Pitigliano merita”.
Anche Olivotto punterà forte sul settore turistico attraverso un discorso leggermente diverso. “Ci focalizzeremo sulle identità di Pitigliano, su quelle cose che ci hanno reso importanti e ci hanno fatto conoscere. Il Centro Storico sarà messo al centro di tanti progetti essendo il fulcro delle attività pitiglianesi e il luogo dove è nata quell’identità di cui sopra. Un maggiore decoro urbano e una rete di servizi a disposizione dei cittadini che lo abitano”.
In attesa di scoprire se saranno solo due le liste per Pitigliano c’è da dire che entrambe rappresentano almeno sulla carta un futuro leggermente diverso per Pitigliano, l’abbandono di una vecchia politica nel nome di qualcosa di sicuramente diverso che solo il tempo ci aiuterà a giudicare.